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Recensione di Dead Man e Shadow Play, di Domino Finn

Titolo: Dead Man – Il fuorilegge della magia nera, vol. 1
Titolo: Shadow play – Il fuorilegge della magia nera, vol. 2
Autore: Domino Finn
Editore: Dunwich Edizioni
Prezzo: 2,99 (ebook), 12,90 (cartaceo)

Voto: 3,5/5

Trama (dalla quarta di copertina):
Mi chiamo Cisco Suarez e una settimana fa ero morto. Costretto da una maledizione a servire un’organizzazione avvolta dalle ombre, ho parecchio sangue sulle mie mani. Per fortuna ho anche un problema a rispettare le autorità, perciò non prendo più ordini e la prima cosa da fare sulla mia lista è abbattere quei bastardi.


Recensione:
Nel primo volume “Dead man” facciamo la conoscenza di Francisco “Cisco” Suarez, un ragazzo di Miami affascinato dalla magia nera tanto da renderla qualcosa di più di una passione. È stata la magia nera a metterlo nei guai, anche se lui non ricorda né il motivo né l’esatta sequenza degli eventi: si è solo risvegliato in un cassonetto, più forte, con più poteri e più vecchio di dieci anni. In quel periodo di tempo di cui non ha ricordi è stato morto, zombie e assassino agli ordini di qualcuno che ha deciso di far fuori pezzi grossi della magia nera ma anche persone molto vicine a Cisco.
Ora il maleficio è spezzato e Cisco ha tutta l’intenzione di scoprire chi c’è dietro la sua morte e perché è stato ucciso. La seconda risposta arriva per prima: Cisco era in possesso di un potente manufatto che ha attirato le attenzioni di un’oscura organizzazione.
“Dead Man” ci mostra le prime fasi della ricerca, i dubbi di un ragazzo che si risveglia uomo e che scopre con orrore che la sua famiglia è stata trucidata, che la sua morte è al centro di una guerriglia magica e che il suo migliore amico pare invischiato in qualche modo in tutto questo.
In “Shadow play”, secondo volume della saga, Suarez tenta, uomo dopo uomo, uccisione dopo uccisione, di dipanare la matassa dei misteri che avvolgono il suo passato e i suoi nemici, continuando a regalare al lettore azione, adrenalina, suspense e tanta tanta magia.
Vengono proposte nuove situazioni, sempre intrise di soprannaturale, e nuovi personaggi che calcano ancora più che nel primo libro sull’aspetto mistico-spirituale della magia di Suarez: spiriti, animisti, occultisti, poltergeist, oltre a elementali del fuoco e a streghe-ninja, vivacizzano le pagine di questo romanzo. Gli effetti speciali sono assicurati.
Meno riuscito l’aspetto emotivo della storia, con i rapporti sentimentali e familiari del protagonista che scivolano via un po’ troppo superficialmente, nonostante le ottime premesse per qualcosa di ben più profondo.
Ma “Il fuorilegge della magia nera” è e rimane una saga d’azione, che non può non avvincere con il suo ritmo e uno stile cinematografico: romanzi fortemente “action” che però non esitano a tingersi di giallo e di nero.

E non è ancora finita, perché Cisco è ben lontano dall’aver risolto la matassa ingarbugliata della sua vita.


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