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Freaks - Stefano Pastor


Titolo: Freaks
Autore: Stefano Pastor
Editore: autopubblicato
Numero pagine: 270
Prezzo: 3,99 € (ebook) e 10,14 € (cartaceo)


Trama (da Amazon): Uno strano Circo viaggia per il mondo, presentando fenomeni unici. Sotto la direzione del Magnifico Santini bizzarre creature si esibiscono sul palco. I loro corpi ricordano antiche creature mitologiche. Il Magnifico li possiede, gestisce le loro vite, soprattutto le loro unioni, nella speranza che producano nuovi fenomeni. Quando decide di far accoppiare le due star dello spettacolo, si attira il risentimento di tutti. Perché Penelope, la donna ragno in grado di creare meravigliose ragnatele, è appena una ragazza, mentre LUI è considerato un mostro. Cresciuto in gabbia come una bestia, senza neppure un nome, sottoposto a ogni sopruso per renderlo più feroce, non parla e si nutre solo di sangue. Non sa che lei l’ha sempre amato, fin da quando erano bambini, e che ora può finalmente averlo. Ma la scelta di Penelope potrebbe essere un’altra. Potrebbe anche non accettare di essere di nuovo usata, compiere un’azione sconsiderata, liberare nel mondo un essere micidiale, affamato e carico d’odio.

Recensione: Stefano Pastor è ormai un autore noto quando si parla di horror italiano e sinceramente quando ho iniziato a leggere Freaks avevo grandi aspettative. E sapete qual è il problema di avere grandi aspettative? Che si sa già che molto probabilmente queste verranno deluse. E invece no. Non è stato così.
Partiamo dalla storia. Ho trovato Freaks molto originale e allo stesso tempo già sentito. Sembra una contraddizione ma non lo è. Abbiamo un circo che ha dei fenomeni particolari, che nella realtà umana non potrebbero esistere. Questo circo vaga per il mondo senza che nessuno si meravigli più di tanto: si sa, quando qualcosa sembra irreale è perché sotto c'è un trucco, no? Ma se questo trucco non ci fosse? Se quello che vedono gli occhi degli spettatori pur sembrando impossibile esistesse? La storia si svolge attorno a diversi personaggi, prima fra tutti naturalmente abbiamo Penelope, la donna ragno, che tesse la sua tela e poi la sfila (non vi ricorda qualcuno?). Più che una donna è una ragazza, visto che è molto giovane. Questo romanzo che a primo sguardo potrebbe sembrare un horror in realtà è una storia d'amore complicata da grandi difficoltà, la più grande è rappresentata proprio da LUI, il vampiro. Fra uno spettacolo e l'altro si conoscono i personaggi e la storia si sviluppa quasi sempre in modo inaspettato. Il finale non mi ha delusa.
I personaggi. Come dicevo Penelope è la protagonista, personaggio che ho molto apprezzato e per cui ho provato grande empatia. In generale trovo i personaggi ben caratterizzati. Oltre a Penelope abbiamo Lui, il vampiro, che per quasi tutto il romanzo non ha un nome, in quanto considerato una bestia, e viene maltrattato sia da sveglio che da morto. Ce ne sono diversi degni di nota, ma a me oltre ai protagonisti sono piaciuti un sacco anche Tamara e Il Cacciatore. Anzi il Cacciatore per me è stato forse quello che più ha fatto tenerezza. Questa coppia dà un tono più leggero all'intero romanzo, seppur in alcuni casi è proprio da loro che Penelope e Lui traggono forza. Quindi per concludere, bei personaggi, ben definiti.
Lo stile. Spesso quando si parla di libri autopubblicati ci si appresta alla lettura un po' prevenuti. Ma Stefano Pastor non è un esordiente alle prime armi, sa come deve essere un libro prima di venire pubblicato e lo si nota molto bene fra le pagine di questo romanzo. Stile scorrevole e curato, capace di rendere vivide davanti agli occhi anche le immagini più fantasiose (solo Penelope non sono riuscita a immaginarmela benissimo, il resto come fosse un film). Scrittura pulita, refusi pari quasi a zero. In generale ottima impaginazione (io avevo l'ebook) e bella copertina.
Unico appunto che potrei fare, ma si tratta di questioni di gusti. A un certo punto, la rivelazione finale è sembrata un po' un gettare tutti i mostri conosciuti in un unico pentolone (il circo), ma devo dire che poi, continuando la lettura e scoprendo come sono stati creati, mi ha lasciato una sensazione di troppo, troppo diretto e troppo bello! Ci sono scene dolcissime in questo romanzo, ma non fanno in tempo a diventare stucchevoli che arrivano quelle più dirette, più crude, più reali. La spiegazione di Santini mi è piaciuta molto. Finale da fiaba.
Non posso che consigliarvelo!

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